lunedì 10 dicembre 2007

"La guerra di maggio" (inedito di Massimo Bolognino)

Kona pensava e ripensava ai piani studiati per tutta la notte. Questa volta non c'erano dubbi, era stato fatto tutto come si deve, il suo popolo era ad un passo dalla conquista di un pianeta ricco e così poco popolato da lasciare sicuramente quasi tutte le risorse nelle mani della razza superiore, la razza a cui anche lei apparteneva, un popolo di guerriere che non avevano mai avuto paura di nulla. E' bello essere a capo di un esercito così compatto, sai che se i tuoi piani sono corretti, se la tua strategia è giusta, la vittoria da speranza diventa certezza.
Se ... ogni tanto un dubbio assaliva Kona, possibile che quel mondo fosse così vicino, così ricco, così poco popolato ? Ripercorse mentalmente tutto quello che era accaduto negli ultimi giorni. Pochi giorni prima le sentinelle che erano di vedetta ai confini estremi del mondo avevano perso il contatto con Kina. Kina non era certo il meglio che la razza avesse prodotto, era talmente poco seria che doveva cercarsi il cibo da sola, visto che nessuna la voleva nel suo gruppo di ricerca. Anche per questo Kina era piccola, molto più piccola delle altre, ed era stupida, molto più stupida delle altre, ed era anche strana, molto più ... insomma Kina era Kina.
Malgrado queste sue stranezze comunque era pur sempre una Antica, una discendente diretta della Madre di Tutte, quindi era in contato telepatico con le sorelle che si trovavano ad una certa distanza. Ecco perchè anche se Kina era Kina partirono subito le ricerche.

Il mondo delle Antiche era vastissimo. Il sistema delle sentinelle, una ogni 100 lunghezze, faceva in modo che ogni sentinella fosse in contatto con altre otto, era un sistema elaborato nel corso del tempo e si era rivelato il migliore per difendere il loro mondo da eventuali attacchi esterni. A sud e ad ovest il mondo finiva con la barriera, un limite invalicabile che in passato era stato più volte scalato nell'assurda ricerca di nuovi mondi ma che aveva portato solo la morte a chi aveva osato cercare di superarlo.
Kona sapeva che la scienza ora aveva chiarito che quella superficie liscia si estendeva all'infinito fino alle stelle e quindi era stupido ed inutile cercare di superarlo, alla fine della barriera c'era solo la morte !
A nord e ad est invece c'era l'oceano a volte secco e bruciato, a volte con enormi laghi d'acqua. Anche questi limiti erano stati esplorati molte volte nel corso del tempo. Su questi limiti del mondo non era ancora stata detta la parola definitiva. Secondo alcune dopo lunghissimi viaggi si poteva arrivare in altri mondi, secondo altre, come la barriera, si trattava di limiti infiniti senza mezzo di sostentamento. Per la verità Kona era convinta che là da qualche parte ci fossero altri mondi e a sostegno di questa tesi c'erano mille racconti di Antiche che avevano sfidato l'oceano ed erano tornate a volte persino con del cibo.
Non c'erano però prove certe, secondo molte sorelle erano storie senza capo nè coda e la cosa era ancora molto dibattuta. Kona aveva pianificato varie spedizioni "oltre l'oceano bianco" ma senza riuscire mai a convincere la Regina ad assegnarle un esercito e delle vettovaglie per la spedizione. Da un certo tempo poi le cose erano mutate, il clima era sconvolto, il cielo, che per tante generazioni era stato sempre o azzurro o grigio e portatore di piogge era diventato per buona parte verde.
La pioggia cadeva raramente, l'acqua era sempre più scarsa e anche il cibo era diventato sempre più raro. Le Antiche vivevano sottoterra, dove avevano scavato le loro città, dove tenevano il cibo, dove accumulavano acqua e ogni altra cosa che servisse loro. In superficie andavano solo per cercare il cibo o per fare da vedetta o per difendere il loro mondo da un invasore. Il loro mondo quindi erano in realtà due, uno in superficie con valli, montagne altissime, prati, animali, e sopratutto dove si trovava il cibo. Il secondo mondo, molto più tranquillo era il loro mondo sotterraneo che avevano quasi interamente modellato a loro piacere, con le loro case collegate da strade sotterranee, con le zone di accumulo del cibo, con le riserve d'acqua.
Uno dei fatti scientifici che inequivocabilmente aveva permesso di stabilire che la barriera che delimitava il mondo a nord e ad est era infinita verso l'alto, erano stati gli scavi che vennero fatti non molto tempo prima, scavi che avevano permnesso di verificare che la barriera si estendeva all'infinito anche verso il basso. Al contrario studi simili, fatti nei pressi dell'oceano bianco avevano dimostrato che, dopo un notevole dislivello di molte lunghezze, l'oceano, che pareva della stessa consistenza della barriera, finiva e il mondo sotterraneo continuava là sotto come in ogni altra parte del loro vasto mondo.
La cosa più straordinaria era però la strada del cielo.
Praticamente al centro preciso del mondo c'era la strada del cielo. Per molto tempo si era pensato che la strada fosse praticamente immutabile o quasi.
In un certo periodo dell'anno oscurava parte del cielo ma poi tornava presto alla sua condizione normale. Ultimamente invece la strada era diventata enorme e oscurava ormai buona parte del cielo provocando carestie e siccità. Questa enorme montagna, alta diecimila volte più di qualunque altra, era chiamata proprio per questo la strada del cielo : chi era arrivato fino in cima aveva visto le stelle.
Pur essendo infatti straordinariamente più alta di qualunque altra altura del loro mondo le Antiche non si erano certo fatte intimorire ed era stata oggetto di varie spedizioni e conquiste. Kina si era persa proprio mentre era in esplorazione ai limiti della grande montagna e le sentinelle allora la coprivano quasi per intero; molte sorelle avevano trovato vari tipi di cibo proprio esplorando la montagna, che ormai era diventata una delle poche zone dove trovare sostentamento in tutto il mondo delle Antiche.
Kona quella notte dormiva, avrebbe dormito, se ci fosse riuscita, nell'accampamento base, dove l'esercito era stato radunato, a quota tremila lunghezze, proprio nel punto dove iniziava una delle zone ancora inesplorate della strada del cielo. Le sentinelle avevano perso il contatto telepatico con Kina proprio lì, pochi giorni prima e questo poteva voler dire solo due cose : Kina era morta oppure ...
Le ricerche iniziarono subito, sebbene non con grandi speranze e con solo un manipolo di cinque sorelle, queste si avventurarono fino agli estremi di quella zona desolata ma non trovarono traccia di Kina, nè viva nè morta e dopo due giorni di ricerche tornarono alla base a riferire. Kina non era certo una grave perdita per il mondo delle Antiche, era un mondo che contava milioni di sorelle e nella mentalità delle Antiche un individuo era sempre sacrificabile per il bene della collettività.
Quella zona poi era completamente priva di cibo e dopo tre giorni Kina era sicuramente morta. Almeno questo pensavano tutte. Invece al quarto giorno Kina era ricomparsa.
Non solo.
Non era tornata stremata ma era in buona salute anche se delirava di avere scoperto un nuovo mondo. Nessuno le aveva creduto ma, con la carestia che incombeva sulle sorelle e non potendo negare che Kina qualcosa da mangiare doveva pur averlo trovato, venne organizzata una spedizione, questa volta molto più corposa, siccome si cercava del cibo e non più Kina che per fortuna era tornata sulle sue gambe. Si era infatti ipotizzato che Kina avesse, senza volerlo, trovato un qualche deposito di cibo, una fonte alternativa, qualcosa insomma e che, nel suo delirio,avesse deciso addirittura di aver trovato un nuovo mondo. Comunque fosse Kina faceva parte di questa spedizione in quanto, pur nella sua pazzia, era di fatto l'unica che sapeva, almeno avrebbe dovuto sapere, dove fosse il cibo.
Kina condusse le altre venti fino alla fine di quella landa desolata della strada del cielo fino a quando la montagna finiva e finiva su un nuovo, sconosciuto, oceano bianco !!!
Giunti a quel punto la comandante del manipolo decise di stabilire un accampamento e di aspettare ordini per continuare, rimandando tre sorelle a riferire alla prima vedetta. Il giorno seguente ebbero l'ordine di proseguire, e Kina non stava più nella pelle per la gioia, guidò le sorelle attraverso quell'oceano così diverso dagli altri conosciuti. Era un oceano con strane montagne, con molti trabocchetti e una sorella persela vita durante quella prima esplorazione in circostanze misteriose. All'improvviso il cielo si oscurò e Ketta, che era l'ultima della fila lanciò un urlo mentale, tutte le altre si voltarono e corsero da Ketta ma di lei restava ben poco, il corpo dilaniato da una immane forza che non seppero capire cosa fosse. L'entusiasmo calò di colpo ma la spedizione non poteva certo essere interrotta per una perdita. Perdite ne erano state messe in conto e quindi, a testa bassa, quasi senza pensare, continuarono.
Dopo un lungo cammino tra nuove straordinarie cose, mai viste prima di allora, arrivarono nel punto dove secondo Kina c'era un tunnel molto stretto, al di là del quale iniziava il nuovo mondo. In effetti iniziava lì una barriera, simile alla barriera che delimitava il loro mondo. In questa barriera però c'era una piccola discontinuità, appena grande abbastanza perchè una sorella mingherlina ci si potesse infilare e Kina diceva di esserci entrata e si era già offerta per farlo di nuovo. Con lei venne mandata in avanscoperta Kella, la più minuta del manipolo. Kina si infilò per prima, Kella, pur essendo minuta entrò con difficoltà e si ferì nel tentativo di entrare in quel pertugio ma alla fine sparì anche lei alla vista delle altre.
Una nuvola di preoccupazione e di sconforto per tutte le cose ignote e per le tante ancora che potevano esserci, sia in quello strano oceano, sia alla fine del tunnel, avvolse il resto del manipolo, facendo tornare alla mente la triste ed inspiegabile fine di Ketta. Intanto Kina e Kella stavano facendosi strada all'interno della galleria, un anfratto scomodo e stretto ma non esageratamente lungo, ecco che finalmente entrambe sono dall'altra parte. Kina aveva ragione !!!
Non c'era nulla di esagerato nel suo racconto, il nuovo mondo era così diverso dal loro mondo. Era diverso a partire dai colori, dagli odori, insomma era un altro mondo. Ma quello che più conta ...c'era cibo, tanto cibo. Kina portò Kella a vedere il Lago delle Delizie, uno dei posti che aveva scoperto.
In questo lago piuttosto grande c'era cibo addirittura in quantità enormi, infatti era un lago fatto di solo cibo !!!
Come era stato loro ordinato assaggiarono un po' quà e là, fecero un'ispezione solo della zona immediatamente vicina al tunnel e si accinsero a ritornare. Era passato un tempo che a loro sembrava brevissimo, affascinate com'erano, una dall'aver dimostrato che aveva detto al verità e l'altra dall'aver visto il Nuovo Mondo, come già lo aveva soprannominato. Dall'altra parte del tunnel invece il tempo passato era stato tantissimo e l'apprensione e la paura erano aumentati a dismisura. Nessun segno, nessuna sorella ancora uscita dal tunnel, nulla di nuovo.
Quando finalmente Kina e Kella uscirono alla vista delle sorelle fu come se tutte insieme avessero respirato dopo aver trattenuto il fiato dal momento in cui erano sparite alla loro vista. Nessuna di loro chiese nulla, ma anche solo dal fatto che Kella non si lamentava, anzi quasi non si accorgeva nemmeno di essere ferita capirono che qualcosa di grande, misterioso e importante si trovava dall'altra parte del tunnel.
Come era nei piani la spedizione fece ritorno alla base e già in serata Kella riferiva alle Alte Comandanti dell'esercito quello che avevano scoperto.
"Il solo lago delle delizie contiene cibo per un mese, forse per un anno, per tutte noi". Kella era una sorella affidabile, non era Kina e la sua testimonianza convinse subito le Comandanti che doveva essere mandata una seconda spedizione. Per prima cosa occorreva allargare il tunnel e secondariamente bisognava restare abbastanza a lungo per scoprire se ci fossero degli abitanti del Nuovo Mondo e se era possibile muovere una guerra di conquista e prendere il controllo di quel luogo così ricco di cibo.
Una notizia così importante in un mondo dove tutte sono telepatiche impiegò solo pochi secondi per essere diffusa e il giorno seguente un esercito di mille sorelle era già pronto per la seconda fase della missione. Tra di loro c'erano esperte del genio, c'erano operaie, c'erano insomma tutte quelle che dovevano servire per fare un lavoro ben fatto. All'alba si cominciarono i lavori sul tunnel e alla sera era già stato allargato abbastanza per permettere che due colonne di sorelle potessero una entrare e una uscire contemporaneamente. Le Antiche erano un grande popolo e quando iniziavano un'impresa lo facevano sempre nel migliore dei modi.
Tutto il loro mondo era stato messo in allerta per quello che si preannunciava il più grande sforzo bellico della loro lunga storia. Un grande sforzo che avrebbe permesso però di lasciarsi alle spalle per sempre il demone della carestia. Un giorno intero di permanenza e di esplorazione nel Nuovo Mondo aveva tranquillizzato anche le alte sfere dell'esercito. Non c'erano molti abitanti nel Nuovo Mondo. Solo alcuni animali che si tenevano per lo più alla larga. L'unica presenza inquietante era la Montagna che si Muove. Così era stata soprannominata perchè era a tutti gli effetti una enorme montagna, grande come non ce n'erano altre al mondo, cioè nel Vecchio Mondo, a parte la Strada del Cielo ovviamente.
Ma la particolarità della montagna era che a volte si spostava e prendeva varie forme. Si trovava spesso vicino al lago delle delizie e pareva addirittura viva !!!
Ma anche la montagna che si muove alla finesi era rivelata innocua, bastava scappare quando era troppo vicina e non c'erano altre conseguenze.
Le perdite erano state dunque esigue per non dire nulle e già erano cominciati i lavori per trasportare il cibo dal Nuovo Mondo verso il vecchio.
Le comandanti dell'esercito e in particolare Kona erano però sospettose, a molte sembrava impossibile che fosse tutto così facile. Alla fine il Gran Consiglio con a capo la Regina stessa aveva deciso di invadere il Nuovo Mondo con un esercito vero e proprio, stabilire delle basi, mettere le vedette e prenderne possesso. Se fosse stato necessario combattere, ebbene per tutto quel cibo ne valeva veramente la pena !!!
Kona si tranquillizò, domani c'era da iniziare una conquista, non una guerra vera e propria : mancava il nemico !
Tutto era pronto.
Sotto il suo comando c'era un esercito di centomila Antiche. Era un esercito invincibile ! Centomila ... le migliori centomila Antiche, non centomila a caso !
Il giorno seguente l'esercito si mosse alla volta del Nuovo Mondo. Per prima volle entrare Kona.
Al di là del tunnel però si trovò in un mondo molto più luminoso e rumoroso di quello che aveva riferito quella Kella, ma si sà, non era nell'esercito, quindi non era molto più affidabile di quanto lo fosse Kina. Le truppe entrarono e le Antiche presero il controllo di una vasta area di molte e molte lunghezze.
Si misero a controllare i punti strategici, e cominciarono ad essere assegnati i posti di vedetta. Per molto tempo la conquista proseguì senza incontrare la benchè minima resistenza e l'esercito prese il controllo assoluto del Lago delle Delizie dove diecimila sorelle cominciarono il lungo lavoro di trasferimento del cibo verso il Vecchio Mondo. Kona guardava le operazioni da un'altura e disse alla sua vice. "Forse dovremmo trasferirci qui, nel Nuovo Mondo". "Mi pare un po' presto per dirlo Kona, non siamo ancora così sicure di quello che può succedere". "Sento che avremo un grande futuro, questa terra è ricca, il cibo abbonda, perchè fare questo enorme sforzo di portare tutto laggù nel Vecchio Mondo ?".
Poi, imprevista, imprevedibile, incredibile, d'un tratto arrivò la fine del mondo. La fine del Nuovo Mondo !
Kona non capì, non seppe reagire, accadde tutto troppo all'improvviso. Il Lago delle Delizie volò da solo, nel vuoto. Migliaia di sorelle morirono in pochi secondi, mandando strazianti segnali telepatici. Kona perse immediatamente il controllo della situazione perchè non sapeva che ordini dare e le menti di tutte le sorelle erano sommerse da urla telepatiche di dolore e di morte. Dopo ore di ritirate, battaglie, fughe, contro un nemico invisibile, che arriva da ogni parte, che uccideva una o mille sorelle alla volta, tutto l'esercito era in ritirata.
Si poterono solo contare i morti di quella assurda e avventata impresa. Quasi ottantamila sorelle alla fine erano o morte o disperse. Il nemico aveva distrutto, non si sa come, una parte della Montagna del Cielo e la via per il Nuovo Mondo non era più percorribile. Ora si temeva che un nemico così forte, così imprevedibile potesse cercare di distruggere e conquistare anche il loro mondo.
Kona.
Kona fu processata per incapacità e venne condannata ai lavori forzati a vita. Quello che sembrava essere il primo giorno di una nuova era si era trasformato in una immane tragedia per le Antiche, un monito che si sarebbe tramandato per generazioni e generazioni.
Proprio mentre la giuria leggeva la condanna di Kona, nel Nuovo Mondo si sentirono queste strane voci:
Marta:"Maaaaaaaaaaaaaaaaxxxxxx !!!"
Max:"Ehh?"
Marta:"Oggi ho fatto una strage !!!"
Max:"Che hai fatto ?"
Marta:"Andiamo via due giorni e quando torniamo : un disastro ..."
Max:"Ma che disastro, mi spieghi cosa è successo ?!?!"
Marta:"Avrò ucciso centomila formiche : avevano invaso la cucina, la ciotola del gatto era p-i-e-n-a !"
Max:"Ahhhhhh ... sei la solita esagerata, centomila, sì, millemilamiliardi di formiche ... come no !"
Marta:"Erano millemila, giuro ! Mi sa che salgono sull'albero che c'è in mezzo al cortile e passano dal ramo che si appoggia al balcone; ne ho strappato un ramo."
Max:"Ecco, sì, hai ragione, entrano dal buco dove passa il tubo del gas. Adesso spruzzo l’insetticida dentro il buco e domani facciamo potare l'albero".

3 commenti:

Mario Govoni ha detto...

Nella primavera scorsa lancia l'idea di un concorso letterario su Scripta. L'iniziativa non ebbe seguito per la scarsità di materiale pervenuto, e quindi si decise di soprassedere.
Il primo racconto che arrivò per il concorso fu "La guerra di maggio" di Max Bolognino, scriptiano di poche parole e di molte letture.
Come una sorta di risarcimento tardivo, ho deciso di inaugurare questo blog proprio con il suo racconto ... mi pare sia un riconoscimento dovutogli.
Buona lettura!

Anonimo ha detto...

E' un bel racconto, complimenti: anche quando si capisce l'idea creatrice continua a rimanere interessante e a colpire.

Bravo!

Anonimo ha detto...

Suggestivo... Non male, anche se qualche taglio avrebbe dato più efficacia al tutto.