domenica 9 dicembre 2007
I due Macachi ... finalmente
Dopo tante promesse, finalmente apro il blog-cafè letterario "I due macachi", destinato a tutti gli scriptiani che vogliono provare l'ebbrezza di pubblicare qualcosa di loro sul World Wide Web ...
Finalmente è anche venuto il momento di soddisfare la curiosità di chi (vero Ben, vero Dany?) si domandò più e più volte cosa volesse dire il nome "I due macachi".
Facciamo un po' di storia ... A Parigi, nel 1812, fu aperto, all'angolo di Rue de la Seine, un "magasin de nouveautés", praticamente un negozio dove si vendevano oggetti provenienti da ogni parte del mondo. Dalle due statue cinesi che facevano bella mostra di loro nel salone, il negozio fu chiamato "Les deux Magots", e sul significato di questa parola, abbiate pazienza, ma torneremo poi.
Circa sessant'anni dopo il magasin fu trasferito di fronte all'abbazia di Saint Germain des Prés, nella piazza omonima. Una dozzina d'anni dopo il locale cambiò destinazione ... da emporio divenne un café con mescita di liquori, frequentato da Verlaine, Rimbaud e Mallarmé, che là andavano a consumare la "fée verte", l'assenzio.
Il nome del locale rimase invariato, visto che le due statue erano rimaste al loro posto. Il caffè fu sempre frequentato da un pubblico di intellettuali, pittori e scrittori: tra i suoi habitués ricordo Picasso, Hemingway, Breton, Sartre, Simone De Beauvoir, Gide, Prévert ...
Il café Les deux Magots fa ancora bella mostra di sé in Place de Saint Germain des Prés.
Veniamo adesso al significato della parola "magot" che, in francese, indica una grottesca figurina di porcellana, o una scimmia, il Macaca sylvanus o macaco berbero, unico primate di questo genere vivente sul continente africano.
Volevo che questo blog avesse un nome in qualche modo evocativo, e chiamarlo "Le due grottesche figurine di porcellana" mi sembrava quantomeno inappropriato ... e quindi ... ecco "I due Macachi".
Mi sembra doveroso dare alcune istruzioni per l'uso ... per il momento posso postare solo io, e, quindi, chi vuole pubblicare deve scrivere all'indirizzo concorsoscripta@gmail.com, allegando il materiale da pubblicare. Questa modalità è del tutto provvisoria, tanto che chi volesse scrivere con una certa frequenza può chiedermi di essere aggiunto alla lista degli autori.
I commenti sono pubblici, non moderati e anonimi, il che significa che chiunque può commentare un post, che non è moderato preventivamente e che, se vuole, può anche restare anonimo ... per favore, non mi fate rimangiare questa scelta.
Divertiamoci!!!
Mago
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7 commenti:
Questo è un commento di prova
Bello!!
Molto, anche il "marron" divanizio...
Ma l'assenzio virtuale, a quando?
;o)
E che tappezzeria, lasciatemelo dire. Una cosa di lusso...
Cioè, uno non solo si sente a casa, ma gli viene anche voglia di fare un'avanguardia, così, su due piedi. Oppure di fare una scommessa e poi girare il mondo in undici settimane e mezzo; o di fare qualcos'altro in due settimane in meno; o di frequentare Parigi, comprare assenzio e burro; insomma, mette veramente un sacco di idee letterarie! E questo solo per il "marron divanizio"! Figuriamoci il resto!!!
E poi, il macaco, diciamocelo, è più irriverente... chi di noi frequenterebbe un blog dedicato a due bertucce, a due scimpanzé, a due gorilla?
Ebbravo Mario!
Mi è venuto in mente un sottotitolo molto legato a neurona (almeno all'inizio): Il faro dell'isola di Scripta.
Che ve ne pare?
Il sottotitolo non è male...
Mi piace molto, però devo confessarti che con "i due macachi" stona un po'...
ad esempio la palma dell'isola (che fa schifo in sè)con i macachi ci azzecca di più...
Poi il vero faro... sarebbe un certo Ma..mah..go!
Beh... ma i due macachi non potrebbero essere "i custodi dell'isola"?
Scusate ... ma perché mettere un sottotitolo?
Pure questo... ha un suo perché
;0)
Ma noi si è creativi, noi vi si ci prova, ci si vi si ci...
Ben, ma che fai? Mi porti sulla cattiva strada?
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