Sembro un’aquila dai grandi occhi,
ma sono un uccellino;
Sembro un timido uccellino,
ma sono una farfalla;
Sembro una farfalla dalle belle ali,
ma sono un bruco;
Sembro un viscido bruco,
ma sono terriccio;
Sembro un morbido e profumato terriccio,
ma sono gatto;
Sembro un attento gatto,
ma sono una tigre;
Allora, se non sembro
Niente di tutto ciò,
se non ci assomiglio
nemmeno,
allora sai dire chi sono io
Ma sì, hai capito,
ci sei arrivato!
Bravo, hai detto bene:
sono uomo!
3 commenti:
Sono stato a lungo indeciso se pubblicare questa poesia, perché l'ha scritta mia figlia.
Al di là dei meriti dell'opera (nel maggio scorso ha vinto il terzo premio in un concorso organizzato dalla società Dante Alighieri di Ferrara, riservato agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori), che non sono in grado di giudicare, ho deciso di pubblicarla per farle un regalo per i suoi quattordici anni.
Perdonate la debolezza di un padre :o)
Mago
Grazie per questa scelta, MaGo.
In tutti i sensi.
No davvero, qui è il caso di dirlo: buon sangue non mente e forse anche che l'allievo supera il maestro. Elena davvero stupenda.
dany
Posta un commento